Announcement

Collapse
No announcement yet.

BREXIT

Collapse
X
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

    #31
    beh, io alla brexit devo solo dire.... GRAZIE!

    Comment


      #32
      una bella sintesi di 2 minuti del giornalista Gianluigi Paragone su Brexit, che condivido pienamente :05.wink_80_anim_gif


      https://www.facebook.com/gianluigi.p...2941836421406/

      La vita non è un giro di prova, cogli l’attimo..
      Realizzazione per Metatrader4 di trading system, indicatori, pattern grafici, Ottimizzazioni IS-OOS su Forex e CFD, Analisi di Portafoglio .

      Comment


        #33
        :03.bigsmile_80_anim

        fassino_leave.jpg
        ...

        La vita non è un giro di prova, cogli l’attimo..
        Realizzazione per Metatrader4 di trading system, indicatori, pattern grafici, Ottimizzazioni IS-OOS su Forex e CFD, Analisi di Portafoglio .

        Comment


          #34
          Londra fuori dal regno unito. 1 milione di firme per nuovo referendum. La testa contro la pancia

          http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo...-201602a.shtml

          Comment


            #35
            Sì, ho letto, la Gran Bretagna ha democraticamente votato: ora i perdenti voglio rifare il referendum... ridicolo!
            Devono solo abbozzare e leccarsi le ferite.

            Un grazie al kamikaze Cameron che ha ingenuamente permesso la Brexit


            http://www.rainews.it/dl/rainews/art...f2a25bf5e.html
            VERSO NUOVO REFERENDUM?
            Ha superato un milione di firme in poche ore la petizione lanciata da un gruppo di parlamentari britannici per indire un nuovo referendum sulla Brexit, come si legge sul sito ufficiale petition.parliament.uk.
            Il sito on line del parlamento britannico che permette di sottoscrivere la richiesta a un certo punto è andato in tilt a causa dei troppi accessi.
            La petizione chiede che venga applicata la regola secondo cui se un referendum ha avuto un'affluenza inferiore al 75% e un risultato sotto il 60% di voti di approvazione, è possibile convocare una nuova consultazione sullo stesso quesito.
            Le petizioni inviate al governo e al parlamento che raccolgono almeno 100mila firme vanno automaticamente considerate per un dibattito parlamentare.
            Intanto Change.org ha rivolto un appello al sindaco di Londra Sadiq Khan per una "secessione" della capitale britannica, dove i sostenitori di 'Remain' sono stati la maggioranza, dal resto del Regno Unito.
            La vita non è un giro di prova, cogli l’attimo..
            Realizzazione per Metatrader4 di trading system, indicatori, pattern grafici, Ottimizzazioni IS-OOS su Forex e CFD, Analisi di Portafoglio .

            Comment


              #36
              A mio avviso sarebbe inutile un nuovo referendum adesso. Rivoeterebbero per uscire. Se il regno unito è spaccato a metà più o meno, quel 51% che ha votato per uscire deve vivere le conseguenze devastanti sulla sua pelle per diventare consapevole.
              E magari un 10/15% su 51 vota contrario. Ma adesso è inutile.

              Io vivo a taormina (per chi non lo sapesse d'estate è una colonia anglotedesca) e il nazionalismo britannico è alle stelle, fino a ieri sera discutevo con alcuni extracomunitari ()
              La percezione è quella detta nei post precedenti, avvocati medici studenti impiegati non sono realmente consapevoli. Quando trovi chi genera pil si mette le mani ai capelli.

              Il popolo è sovrano hanno scelto amen, la bellezza delle democrazia. Ma questa forma di demcrazia diretta a me fa anche paura. Sono argomenti delicati e non sempre l'opinione pubblica è correttamente consapevole di ciò che sceglie.

              Uno mi ha detto adesso la liga diventerà il campionato più ricco e importante d'europa e io ho risposto "ahimè mi sa che hai ragione "

              Comment


                #37
                se io fossi un club italiano la campagna acquisti la farei in premier e mi muoverei anche!

                già mi sono garantito una bella scorta di sterlina a basso prezzo----->trading loooooooooooooong term

                non tanto perchè non riesco a definire correttamente il rischio ma la terrò per moooolto tempo.

                Comment


                  #38
                  Paolo Barnard, a La Gabbia di La7, riassume La BREXIT e l'Unione Europea...

                  Una bella sintesi delle implicazioni e degli effetti deflagranti positivi che risulteranno dalla Brexit

                  e termina con
                  "Gli inglesi se ne vogliono andare da questo economicidio, da questa Europa autoritaria, da questa nomenclatura... e allora per cosa tremano gli uomini del Bilderberg, per cosa tremano le mega aziende?
                  No, non tremano per la perdita in economia, tremano per la perdita del controllo di un progetto neo-feudale, autoritario, antidemocratico che si chiama Unione Europea"









                  La vita non è un giro di prova, cogli l’attimo..
                  Realizzazione per Metatrader4 di trading system, indicatori, pattern grafici, Ottimizzazioni IS-OOS su Forex e CFD, Analisi di Portafoglio .

                  Comment


                    #39
                    previsioni condivisibili :04.cool_80_anim_gif

                    http://www.corriere.it/economia/16_g...c4c9f010.shtml

                    La previsione di Soros: inevitabile una disintegrazione dell’Ue
                    Le conseguenze della Brexit sull’economia reale saranno paragonabili a quelle della crisi finanziaria del biennio 2007 - 2008



                    Da qualche mese George Soros, a 85 anni, era tornato a gestire attivamente larghe parti del suo fondo speculativo da circa 30 miliardi di dollari, convinto com’era che sui mercati finanziari si sarebbe scatenata una nuova fase d’instabilità.
                    Ha dimostrato di non aver perso la capacità di analisi con la quale aveva previsto la crisi della lira e della sterlina nel 1992: le posizioni che ha preso nelle scorse settimane sull’oro, il bene-rifugio per eccellenza, hanno generato forti guadagni giovedì notte e venerdì.

                    Ieri però Soros si è dedicato a un’altra attività, quella di commentatore. Su Project Syndicate, il portale che raccoglie gli interventi di quasi tutti i principali commentatori economici del mondo, il finanziare ha descritto il quadro europeo, così come lo vede dopo lo choc di Londra. «Lo scenario catastrofico che molti temevano si è materializzato – scrive Soros su Project Syndicate – rendendo la disintegrazione dell’Unione europea praticamente irreversibile». La prima vittima del referendum sulla Brexit sarà la Gran Bretagna stessa, a suo parere, ma gli effetti economici e politici sono destinati ad allargarsi a macchia d’olio sul resto del continente: «I mercati finanziari in tutto il mondo resteranno probabilmente in agitazione fino a quando il complicato processo di divorzio politico ed economico dalla Ue non sarà negoziato. Le conseguenze per l’economia reale saranno comparabili solo alla crisi finanziaria del 2007-2008».

                    Soros si è però convinto che è in particolare in Europa e nell’area euro che si concentreranno i problemi più acuti. «Le tensioni fra gli Stati membri hanno raggiunto il punto di rottura – scrive – non solo sui rifugiati, ma anche come risultato delle tensioni eccezionali fra Paesi debitori e creditori all’interno della zona euro». È qui che il finanziere americano si concentra in particolare sulla situazione dell’Italia, oggi considerata da molti sui mercati il più importante anello debole su cui rischia di scaricarsi l’impatto del referendum inglese. «In Italia la caduta del 10% del mercato azionario in seguito al voto sulla Brexit segnala chiaramente la vulnerabilità del Paese a una crisi bancaria conclamata, che potrebbe portare al potere il movimento populista 5 Stelle già l’anno prossimo».

                    La risposta più efficace sarebbe un rilancio immediato dei principali governi: un rapido accordo fra Francia, Italia e Germania per creare un meccanismo finanziario di assicurazione europea all’interno dell’Unione bancaria, e almeno l’inizio di un bilancio comune dell’area per sostenere le economie colpite da uno choc o una recessione. Ma Soros è scettico: la situazione attuale, scrive, «non promette bene per un serio programma di riforme dell’area euro, che dovrebbe includere una reale unione bancaria, una limitata unione di bilancio e meccanismi molto più forti di delega e responsabilità democratiche. E il tempo non è dalla parte dell’Europa».

                    Inizierà a diventare più chiaro nei prossimi giorni se la lettura di Soros, ancora una volta, sarà stata corretta. Oggi la Spagna torna al voto dopo sette mesi di paralisi politica e nei giorni seguenti i leader europei dovranno dire se sono pronti a ridare credibilità all'architettura europea, e come. Affiancare alla vigilanza bancaria europea dei meccanismi di sostegno europei davvero accessibili è forse il passaggio più urgente (ma per ora bloccato dalla Germania). La sola alternativa per mettersi al sicuro da una crisi bancaria in Europa sarebbe rendere meno punitivi per gli investitori i salvataggi pubblici. In queste ore è intervenuto in proposito Olivier Blanchard, fino a pochi mesi fa capoeconomista del Fondo monetario internazionale e ora al Peterson Institute di Washington. «Le sofferenze bancarie sono salite costantemente e sono tenute a bilancio a valori sostanzialmente superiori ai prezzi di mercato – osserva Blanchard nel suo blog – Il governo italiano si è dimostrato molto riluttante ad applicare le regole del bail-in», ossia colpire investitori e risparmiatori in caso di aiuto di Stato. L’ex capoeconomista del Fmi conclude: «La credibilità delle regole è in gioco. Vanno applicate, oppure modificate in modo credibile». Uno dei temi, presumibilmente, sul tavolo dei leader europei nei prossimi giorni.

                    25 giugno 2016 (modifica il 26 giugno 2016 | 10:14)
                    La vita non è un giro di prova, cogli l’attimo..
                    Realizzazione per Metatrader4 di trading system, indicatori, pattern grafici, Ottimizzazioni IS-OOS su Forex e CFD, Analisi di Portafoglio .

                    Comment


                      #40
                      Originally posted by Andrea Monti View Post
                      beh, io alla brexit devo solo dire.... GRAZIE!
                      Anche io :03.bigsmile_80_anim e le informazioni che volevo le ho avute....quindi, non litigate ragazzi che siete tutti in gamba. Vada come vada noi non decidiamo mai. questi sono tutti giochetti già calcolati minuziosamente. Noi dobbiamo solo capire come muoverci ed approfittare di questi movimenti.Per il resto......L'Europa unita fa cagare. Non siamo gli stati uniti. Ci sono troppe mentalità diverse nel pentolone, e tra queste ci sono alcune arroganti potenze economicamente migliori della nostra che cercano di avere il comando su tutto. La nostra politica e la nostra economia poi, lasciamo perdere.

                      Comment


                        #41


                        ...
                        La vita non è un giro di prova, cogli l’attimo..
                        Realizzazione per Metatrader4 di trading system, indicatori, pattern grafici, Ottimizzazioni IS-OOS su Forex e CFD, Analisi di Portafoglio .

                        Comment


                          #42
                          <<Fin dall’inizio della crisi finanziaria del 2008, qui (e sospetto anche altrove) la gente moriva dalla voglia di veder puniti in qualche modo banchieri, finanzieri e manager delle grandi aziende (disgustosamente strapagati, protetti dalle conseguenze della loro incompetenza e che avevano beneficiato dell’abbassamento dei salari dovuto all’immigrazione). Le normali elezioni, in cui si contrapponevano due partiti entrambi restii a fare qualcosa di così volgare, negavano alla gente questa possibilità. Ma il referendum offriva l’opportunità di dare un calcio nel sedere a quei ricconi. E la gente l’ha colta al volo.

                          (...)


                          È stata – che vi piaccia o no – la rivolta democratica di 17 milioni di persone della classe operaia e della classe media contro una élite protetta che non le rappresentava e che da troppo tempo continuava a ignorarne le preoccupazioni, considerandole frutto dell’ignoranza e insistendo nel sostenere di essere la sola a sapere quello che era meglio per loro.
                          >>

                          http://www.internazionale.it/opinion...uropea-ragioni

                          Le ragioni della Brexit spiegate da un inglese
                          David Randall, giornalista


                          La vita non è un giro di prova, cogli l’attimo..
                          Realizzazione per Metatrader4 di trading system, indicatori, pattern grafici, Ottimizzazioni IS-OOS su Forex e CFD, Analisi di Portafoglio .

                          Comment


                            #43
                            articolo sull'effetto BREXIT sulle borse mondiali


                            Ma se il Brexit è un disastro, perché la Borsa di Londra vola? Qui qualche risposta. Controcorrente
                            http://blog.ilgiornale.it/foa/2016/0...e/?repeat=w3tc






                            Se la Gran Bretagna fosse un Paese sull’orlo della catastrofe, la sua Borsa dovrebbe crollare. E invece se si esamina l’andamento delle Borse degli ultimi giorni emerge che i due listini ad aver retto meglio sono quello di Zurigo e proprio quello di Londra, che ha di fatto già recuperato le perdite.
                            Cosa significa? Significa che la salute delle aziende britanniche non è minacciata dal Brexit ovvero che gli investitori di Borsa pesano con minore emotività l’esito del referendum.
                            Si dirà: ma la sterlina è caduta! E le agenzie di rating hanno abbassato il valore dei titoli di Stato britannici. Nessuna sorpresa: la valuta è molto più volatile della Borsa e si presta molto di più ad attacchi speculativi, che però sembrano essersi già fermati.

                            Quanto alle agenzie di rating sono le stesse che davano la tripla A ai mututi subprime e non sono proprio indipendenti; diciamo che sono da sempre molto sensibili agli interessi dell’establishment, quell’establishment che ha reagito con una rabbia forsennata al Brexit.
                            La realtà, come afferma Alberto Bagnai, è che la Gran Bretagna subirà una perdita marginale del Pil nei prossimi anni.

                            La realtà è che il processo del Brexit sarà lungo (almeno due anni e mezzo da oggi ma forse ci vorrà anche di più) e che Londra è troppo importante per il mondo finanziario che non si può permettere e non vuole nemmeno abbandonarla dall’oggi al domani.
                            La realtà è che la Gran Bretagna se ne esce dalla Ue, ma a crollare sono le Borse dei Paesi che restano nell’Unione.
                            Domanda impertinente: dove sono i veri problemi, a Londra o nella zona euro?


                            La vita non è un giro di prova, cogli l’attimo..
                            Realizzazione per Metatrader4 di trading system, indicatori, pattern grafici, Ottimizzazioni IS-OOS su Forex e CFD, Analisi di Portafoglio .

                            Comment


                              #44
                              Brexit, non si torna indietro: nessun nuovo referendum

                              Da Brexit non si torna indietro e non ci sarà nessun nuovo referendum. Suona netta e definitiva la risposta messa nero su bianco dal governo britannico che oggi si è pronunciato in merito alla petizione, firmata da oltre 4 milioni di cittadini. In un comunicato ufficiale - si legge sull'Independent - il Foreign Office ha detto che "la decisione deve essere rispettata".
                              La petizione chiedeva al governo "di applicare una regola secondo la quale, se il voto (in favore dell'uscita o della permanenza dalla Ue) ha ottenuto meno del 60% dei votanti con un tasso di affluenza alle urne inferiore al 75%, si ha diritto a un altro referendum.
                              "Come il premier ha detto nella sua dichiarazione davanti alla Camera dei Comuni il 27 giugno - si legge nel comunicato - il referendum ha rappresentato il più grande esercizio di democrazia della storia britannica con oltre 33 milioni di persone che si sono pronunciate con il proprio voto". Dunque l'esito va rispettato. "Ora dobbiamo preparare il processo di uscita dalla Ue - prosegue la nota - e il governo è determinato a garantire, in queste negoziazioni, il miglior risultato possibile per i cittadini britannici".
                              La vita non è un giro di prova, cogli l’attimo..
                              Realizzazione per Metatrader4 di trading system, indicatori, pattern grafici, Ottimizzazioni IS-OOS su Forex e CFD, Analisi di Portafoglio .

                              Comment


                                #45
                                Era logico che la petizione non sarebbe mai passata.
                                Dei 4 millioni di firme dicono che quelle reali fossero solo 300mila.
                                Bastava andare sul sito governativo della petizione per rendersi conto che era tutta una farsa.:14.wondering_80_ani

                                Chiunque si collegava al sito governativo poteva firmare e poteva farlo un numero illimitato di volte.
                                Ho letto di alcune persone (italiani) che si vantavano di aver firmato 5-6 volte con nomi inventati.
                                Sul sito 4chan davano i sorgenti per diversi bot automatici che inserivano firme a ripetizione da Stati casuali.

                                Se poi si vanno a vedere i risultati, la cosa è abbastanza scontata.
                                Solo dal Vaticano avrebbero firmato 40.000 persone (su una popolazione di circa 500).
                                Hanno firmato decine di migliaia di persone anche dalla Corea del Nord, tra le quali Kim Jong Un.

                                Inoltre, andando sul sito governativo si leggeva chiaramente che...
                                La petizione non riguardava assolutamente un secondo referendum, ma semplicemente la proposta di legge di "creare una regola dove con meno del 60% dei votanti e con un tasso di affluenza alle urne inferiore al 75%, si avrebbe avuto diritto a un altro referendum".
                                Questa legge attualmente non esiste nel Regno Unito ed eventualmente per poterla applicare doveva chiaramente essere in vigore prima del referendum (la data dell'inizio della petizione era molto precedente al referendum).

                                In conclusione questa è stata la petizione più brogliata della storia.:42.rofl_80_anim_gif
                                E ai fini del secondo referendum era pure inutile.
                                Skype: cadddami

                                Comment

                                Working...
                                X